Com’è fatto e cosa fa l’intestino

Misura circa 9 metri, nella sua vita elabora circa 30 tonnellate di cibo e lavora con pazienza e attenzione: per attraversarlo tutto un alimento impiega fino a 3 giorni.
È l’intestino, il tratto finale dell’apparato digerente, al centro di numerosi processi fondamentali. Per imparare a trattarlo, devi fare la sua conoscenza. Ad esempio, devi sapere che comprende due parti: intestino tenue e crasso. Vediamo come agiscono.

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L'INTESTINO TENUE

È la parte iniziale, lunga ben 7 metri, suddivisa in tre tratti: duodeno, digiuno e ileo. È l’intestino tenue che completa la digestione e assorbe il 90% dei princìpi nutritivi. Questo si deve alla particolare conformazione, ricca di villi, tante piccole protuberanze molto attive e alla presenza di cellule super specializzate nella digestione, gli enterociti, che hanno una singolare caratteristica: per mantenere un’alta efficienza si rinnovano di continuo, ovvero nel giro di 4/5 giorni hanno un ricambio completo.

L'INTESTINO CRASSO

È la parte finale dell’intestino, quella a forma di U rovesciata. Anatomicamente è composto da tre tratti: cieco, colon (a sua volta diviso in ascendente, trasverso, discendente e sigmoideo o ileopelvico) e retto. Nell’intestino crasso avviene l’assorbimento di ciò che rimane del cibo ingerito, la formazione delle feci, ma anche il riassorbimento di acqua e sali minerali, nonché la produzione di anticorpi chiamati immunoglobuline. In pratica è qui che si accumulano i residui della digestione per essere espulsi, dopo un viaggio durato, solo nel crasso, da 48 a 72 ore.

L’intestino è chiamato “secondo cervello”, ma perché?

Come saprai l’intestino è spesso chiamato “secondo cervello”. La definizione ha basi scientifiche. L’intestino è infatti un crocevia di fibre e trame neuronali, ormoni e neurotrasmettitori connessi al sistema nervoso, o persino dotati di autonomia, come un sistema nervoso a sé stante. In questo modo svolge importanti funzioni per il benessere fisico e soprattutto psichico. Per dirne una, la serotonina, “ormone delle emozioni”, è prodotta in larga misura proprio qui. Ma i due cervelli si scambiano continue informazioni influenzandosi a vicenda, come se avessero un asse diretto. Oltre a questo, il tessuto neuronale dell’intestino, grazie alla sua autonomia, elabora sensazioni e fissa emozioni con una propria memoria. Questo spiega perché, se l’intestino soffre, ne risentiamo anche a livello psichico. In breve, il benessere dell’intestino ci rende più sereni e viceversa. Motivo in più per cui serve una vera intesa con lui.

Reference
  1. Michael D. Gershon, Il secondo cervello, UTET 1998
  2. https://www.merckmanuals.com/home
  3. https://www.my-personaltrainer.it/fisiologia/intestino-crasso.html

Un’alleata preziosa, la flora intestinale

Il nostro intestino ospita ben 1000 miliardi di batteri, di 500 o forse 1000 specie: un’intera popolazione chiamata microbiota, che include anche virus, funghi, protozoi e in totale pesa circa 1,5 kg. In condizioni normali vive in simbiosi con noi svolgendo numerose funzioni con vantaggi reciproci: ha un ruolo nella motilità intestinale e contribuisce al nostro benessere. Dagli studi degli ultimi vent’anni questa capacità appare sempre più rilevante e, cosa che sorprende, non si limita all’intestino. I metaboliti dei batteri giungono, infatti, ad altri organi attraverso il sangue per un’azione positiva che coinvolge:

  • l’apparato digestivo con effetti anche sul fegato
  • il sistema nervoso centrale con influenze anche sul tono dell’umore
  • l’apparato cardiovascolare e quello metabolico, con un’azione che sembra provata sull’iperlipidemia e altri fattori di rischio.

Microbiota e difese immunitarie

Infine, ma non di minore importanza, è l’azione ormai accertata di alcuni batteri nel favorire l’attivazione del sistema immunitario, oltre a una vera e propria attività di contrasto delle infezioni verso microrganismi dannosi. Insomma, un’azione protettiva per tutto l’organismo. Ecco perché è bene mantenere il microbiota in un buon equilibrio, definito come “eubiosi”, ovvero la corretta composizione della flora per varietà e quantità di batteri benefici.

Reference
  1. www.microbioma.it
  2. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/flora-intestinale-microbiota-e-microbioma#funzioni